martedì 27 marzo 2007

Noi, 1c, con don Matteo Pinotti





martedì 27 marzo 2007

Noi con Voi






A distanza di due mesi noi , io Andrea Sarzi Maddidini, e il mio amico Marco Renso della 1C dell Itis di Mantova , stiamo lavorando ancora al computer per don Matteo perché c'è rimasta nel cuore la sua disponibilità. Abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo dal vero come un vero vip, e tutti noi della 1C aspettiamo il suo ritorno dala missione in Gighessa con gran voglia. Tutto questo lo possiamo dimostrare con i testi dei nostri compagni della 1c :Belletti Devid, Cauzzi Sara, De Ambrogi Luca, Durantini Martina, Pasetti Jenny, Pecchini Francesco, Spagnolo Domenico.



Pubblicato da MarcoAndrea












Durantini Martina ha scritto:

" Sabato 10 febbraio nell'aula magna si è tenuto l'incontro con don Matteo Pinotti.
La sua missione a Gighessa, un piccolo paesino in Etiopia consiste anche nell'aiutare economicamente gli abitanti di questo paesino, cioè nell'aiutarli a diventare autonomi economicamente.
Mi hanno colpito molti aspetti di questa cultura ma soprattutto il fatto che loro ci considerano rossi di pelle, e quindi prima di stringerci la mano la toccano per vedere se c'è pelle e se non è carne viva .
Mi ha colpito anche il fatto che per la loro cultura marito moglie non possono andare in giro a braccetto o darsi attenzioni pubblicamente, mentre se due uomini vanno in giro mano nella mano è considerato normale e i due sono considerati amici.
L'esperienza d'incontro con don Matteo Pinotti mi è piaciuta molto, è stata interessante e mi ha aiutato a capire certi spetti di una cultura che prima non conoscevo."










Pasetti Jenny ha scritto, a sua volta:


" Sabato 1o febbraio Don Matteo Pinotti è venuto all' Itis per parlarci della sua missione a Gighessa, in Etiopia, dove aiuta economicamente e culturalmente gli abitanti del luogo.
Questo incontro mi è piaciuto moltissimo, perché trovo molto interessante ascoltare e conoscere quali siano gli usi di altre persone che hanno un tenore e un modo di vita diverso dal nostro.
Fra tutte le cose che don Matteo ci ha raccontato, quelle che mi hanno interessato di più sono:
- come, a volte, a noi può capitare che ci faccia un po' impressione il colore di queste persone, molto scuro, "nero", allo stesso modo noi facciamo senso a loro, che ci considerano con la pelle rossa, o pensano addirittura che abbiamo solo la carne, senza a pelle,
- gli uomini e le donne che sono sposati , o fidanzati, non vanno in giro mano nella mano, e non si comportano come tali; mentre una cosa normale è vedere due uomini che passeggiano tenendosi per mano. questo è totalmente diverso che da noi-
- le donne devono stare attente ad andare in giro da sole, perché potrebbero essere rapite e sposate, anche contro la loro volontà,
-le classi scolastiche sono molte numerose, e nonostante ciò fra i ragazzi si mantiene sempre l' ordine, e tutti sono felici di andare a scuola,
-le famiglie sono composte da circa sette o otto figli, e vivono tutti in una sola capanna, od in case non molto grandi, con poche e forse una sola stanza.
Tutti questi aspetti mi hanno colpito molto perché mi hanno fatto riflettere e capire che noi ragazzi italiani siamo molto fortunati, perché abbiamo tutto quello che ci serve per star bene, mentre loro a volte non hanno nemmeno i soldi per mangiare o per pagarsi le cure per qualche malattia. Noi a volte siamo molto egoisti e viziati, ma dovremmo pensare un po' di più a quelle persone meno fortunate di noi!"

Pasetti Jenny

Cauzzi Sara, oltre che dagli aspetti della vita degli Etiopi che hanno interessato Durantini Martina e Pasetti Jenny, è stata interessata dai seguenti loro costumi:
"...- il fatto che si mangia con le mani ed è scioccante quando una persona si lecca le dita;
...-il fatto che la donna per andare al mercato deve portare sia i bambini sia la merce, mentre il marito no.
Di conseguenza tali comportamenti mi hanno interessato perché sono quasi opposti ai nostri. Comunque sarò ben felice se don Matteo Pinotti verrà ancora a trovarci, per fornirci altre informazioni sulla missione Gighessa-"

Cauzzi Sara.



Belletti Devid è stato interessato dagli stessi usi e costumi degli Etiopi, ed al termine delle sue osservazioni ha concluso:
" Sono un popolo le cui attività dominanti sono il commercio e l'agricoltura, mentre meno diffuso è l'artigianato- Spero che ci possa essere un'altra occasione come questa per capire le abitudini di altri paesi e allargare la nostra conoscenza"
Belletti Devid, 1C
Invece Spagnolo Domenico ha espresso i seguenti interessi
" L incontro con don Matteo Pinotti è stato per me veramente interessante e perciò esso ha meritato pienamente la mia attenzione. Sinceramente don Matteo Pinotti non mi sembrava un prete, poiché durante la nostra conversazione egli non ha mai predicato brani del Vangelo. Comunque don Matteo Pinotti è una persona molto sensibile. simpatica e umile. Inizialmente ci ha descritto la posizione geografica della località dove si svolge la sua missione: Gighessa, che si trova in Etiopia. poi ci ha fatto vedere un video che parlava di Addis Abeba, di Shashmane e di Gighessa. Sono rimasto sorpreso quando egli ci ha detto che in Etiopia si parlano 82 lingue diverse derivanti da 82 etnie diverse. Ma la cosa che mi ha interessato maggiormente è che Shasmane è il centro di
ritrovo dei Rasta: io ero già a conoscenza dei Rasta, gli appartenenti del Rastafarianismo, una religione coniata nel 1930 da un giamaicano, Marcus Garvey. Il Rastafarianismo sostituisce la lotta armata con la lotta spirituale, i Rasta disprezzano tutti i movimenti politici perché secondo loro usano metodi brutali e riducono la gente in miseria. La loro filosofia si basa su una rilettura della Bibbia, in cui il Messia Gesù Cristo è sostituito con l'imperatore etiope Heilé Selassié, considerato il vero Messia. Il nome Rastafarianismo deriva da Ras Tafari, il primo nome dell' imperatore Heilé Selassié. I Rasta fanno notevole uso del potere curativo della marjuana. I Rasta vogliono tornare in Etiopia, nella loro Madrepatria, dopo esserne stati allontanati e portati in schiavitù nell Emisfero Occidentale.

L'Africa e gli Africani sono per me un punto di riferimento, perché i miei migliori amici sono proprio africani.
Mi piacerebbe reincontrare don Mattto Pinotti, perché è una brava persona. "











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